Manifestazione presso l’ ITC di Grammichele, su vivibilità e sicurezza

itc Non accennano a placarsi le motivazioni dei genitori e degli studenti che hanno portato gli stessi a riunirsi in una manifestazione svoltasi nella mattinata di sabato 29 settembre davanti l’ingresso dell’istituto tecnico commerciale “G. Arcoleo” di Grammichele.
Tra le motivazioni che hanno spinto genitori e alunni alla manifestazioni vi sono le particolari condizioni di sovraffollamento in cui versa l’unica prima classe predisposta per l’anno scolastico 2018/19 in cui alla data attuale sono presenti 30 studenti comprensivi di 6 unità diversamente abili, alcuni dei quali rientranti nella fattispecie prevista dall’ art.3 comma 3 della legge 104/92.
Tale legge comporterebbe un aggiunta di 6 tra docenti tra quelli di sostegno e quelli curriculare che sommati ai 30 alunni, farebbe salire a 36 il numero di persone presenti con evidenti problemi di sicurezza.
I manifestanti si appellano al rispetto della normativa vigente DPR del 20/03/2009 N°81 art 5, la quale non consente di superare il limite di 20 alunni quando nella stessa vi sia la presenza di un disabile soltanto.
A tale problematica, vi è da aggiungere la situazione di criticità in materia di salute ed vivibilità che gli stessi alunni si troveranno a vivere durante il periodo invernale dentro un unico ambiente a loro assegnato.
Criticità mosse dagli alunni anche su diversi ambienti dell’istituto tecnico, ormai da anni chiusi per infiltrazioni di acqua e problemi di staticità che non rendono fruibili locali necessari allo stesso istituto come la biblioteca scolastica.
Alla manifestazione sono intervenuti anche il primo cittadino di Grammichele, l’avv. Giuseppe Purpora in segno di solidarietà e vicinanza a tale problematica, il presidio territoriale dell’arma dei carabinieri con a capo il maresciallo Drago e lo stesso dirigente scolastico prof. Giuseppe Turrisi, che ha voluto fortemente ricostruire la dinamica cronologica che ha portato alla situazione attuale;dallo stesso dirigente le rassicurazioni che tutto quello che è possibile mettere in atto per la risoluzione di tale problematica è stato già eseguito e che si attendono dopo innumerevoli solleciti, interventi dal provveditorato alla studio di Catania e dall’ex provincia etnea.
Di seguito, il servizio con le interviste realizzato dalla nostra redazione

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