La lettera aperta dell’associazione Terravecchia indirizzata al Sindaco Purpora

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta dell’Associazione Terravecchia, indirizzata in particolare al sindaco di Grammichele in riferimento ad alcune dichiarazioni che lo stesso primo cittadino aveva rilasciato alle nostre telecamere l’8 luglio 2017, che aveva annunciato di voler rivisitare la convenzione fra il Comune di Grammichele e la stessa Associazione per la gestione del Parco Archeologico di Occhiolà.


 

occhiola terravecchia

Lettera aperta

La ringraziamo signor Sindaco poiché con le sue dichiarazioni in merito all’incendio che ha interessato l’area archeologica del Parco di Occhiolà ci ha fornito l’occasione per spiegare il ruolo che ha l’Associazione Terravecchia Onlus in merito al Parco.

Premettiamo che l’Associazione “Terravecchia Onlus” è composta da un gruppo di volontari che hanno il Parco nel cuore e che dal 2012 si occupano della valorizzazione dei beni culturali della Città nonché dell’area archeologica di Occhiolà.

In questo senso, ha messo a disposizione del Parco il proprio tempo e le proprie risorse.

Ha presentato un programma di ripristino di alcuni elementi che, nel tempo, erano andati distrutti dall’oblio di quanti avrebbero dovuto occuparsene.

L’investimento riguardava ed ha riguardato:

  • la creazione di un punto di informazione all’interno di uno dei casolari del Parco;
  • l’acquisto degli arredi necessari;
  • la cartellonistica del percorso turistico;
  • il ripristino di alcuni tratti della staccionata che risultavano particolarmente pericolosi per la sicurezza dei visitatori;
  • la creazione di iniziative per la promozione e la valorizzazione del Parco.

Per potere accedere ed investire nel Parco ha avuto bisogno dell’autorizzazione dell’Ente proprietario, ovvero, il Comune di Grammichele.

In questo senso è stata sottoscritta una Convenzione con la quale, il Comune, senza alcun tipo di vantaggio per l’Associazione e gli associati, consentiva all’Associazione Terravecchia di operare gli investimenti programmati.

In pratica, si tratta di una Convenzione con la quale il Comune, ha riservato a se stesso la gestione del Parco – tanto è vero, che all’interno vi si sono svolte diverse iniziative  ad opera di soggetti terzi – ha autorizzato l’Associazione Terravecchia a fare lavori dentro il Parco senza ricevere compenso.

Ciò si sta facendo dal 2015, e Terravecchia ha dotato il casolare di arredi, ha ripristinato lunghi tratti di staccionata, ha ripristinato i servizi, ha promosso il Parco con una seria campagna promozionale, ha pubblicizzato il Parco stesso, allocando la grande fotografia che oggi arreda la Piazza C.M. Carafa, angolo ex carcere.

Anche quest’anno, del tutto gratuitamente, si è messa a disposizione del Comune e dell’Amministrazione Comunale garantendo l’apertura del Parco, in collaborazione con un’altra Associazione culturale di volontariato.

Ciò, non ci stancheremo mai di ricordarlo, in una situazione in cui la gestione del Parco è, e resta ferma, nelle mani del Comune. L’Associazione non ricava alcun vantaggio economico e neppure alcun’altra utilità.

In virtù della Convenzione – probabilmente chiamata in causa senza un adeguato approfondimento – oggi, l’azione dell’Associazione è limitata solo all’informazione e alla realizzazione di attività didattiche.

Precisiamo che, la gestione del Parco, cioè a dire, l’apertura e chiusura dell’area, la creazione di punti di ristoro, l’istituzione di un biglietto di ingresso, la manutenzione ordinaria e straordinaria ecc, la concessione dell’area per iniziative organizzate da altre associazioni, fanno capo esclusivamente al Comune che la esercita nelle forme previste dalle norme che si è dato autonomamente.

Non ci risulta, almeno fino ad oggi, che tale attività sia stata esternalizzata, pertanto, è in capo all’ufficio comunale.  In ogni caso, non è in capo all’Associazione Terravecchia.

Anche il punto di informazione realizzato dall’Associazione Terravecchia all’interno di uno dei casolari, è nella disponibilità del Comune e di tutte le associazioni che se ne vogliono avvalere.

Ecco perché, ci è dispiaciuto essere stati chiamati in causa pur essendo pacifico il dolore dell’Associazione Terravecchia e dei suoi associati per il danno subito dal Parco.

Ci teniamo a dire, però, che, per quel che riguarda l’Associazione Terravecchia, confermiamo l’interesse a lavorare per il Parco, garantendo anche l’apertura dello stesso secondo gli accordi.

Almeno fino a che qualcuno non decida diversamente.

Cordiali saluti

Il Presidente

Michele Attaguile

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