“Segnalibro”: “Dodici racconti per non morire” a cura di Carmen Settanta

In questi giorni ho pensato a quanto possa essere impegnativo parlare di libri, soprattutto ai lettori grammichelesi. Ebbene si, nel nostro ridente paesello c’è chi legge, e con questo ho risposto alla domanda più gettonata che mi viene posta in associazione.
I lettori non sono moltissimi, ma una cosa è certa, sono esigenti! Mi sono ritrovata a cercare libri rari, di difficile reperibilità, vecchi, nuovi,ecc; con il semplice scopo di compiacere chi come me ama la lettura e non vuole rinunciavi.
Vi dico tutto ciò per spiegarvi come mai io abbia scelto di parlarvi del libro che mi accingo a presentarvi, piuttosto che scrivere due righe su uno dei titoli più amati del momento e maggiormente recensiti.Libro
I motivi sono principalmente due, il primo è che so che come me, anche voi, odiate la banalità, ma che piuttosto, quando possibile, preferite sentire la vostra curiosità stuzzicata; il secondo è il piacere di dare un po’ di visibilità a uno dei nostri autori isolani che merita di essere conosciuto e letto.
L’autore in questione è Salvino Di Gesù, di Monreale, uno di quelli che non possono fare a meno di scrivere.

Stavolta però oltre ai suoi apprezzatissimi racconti scritti regolarmente per allietare i suoi paesani, ha pensato di sfornare un bel libretto edito da KUBERA Edizioni. Poco più di una ottantina di pagine, con DODICI RACCONTI PER NON MORIRE. Eh si, il titolo è proprio questo!

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Ma perché “per non morire?”. Il motivo è semplice, ricordare i personaggi fuori dal comune che popolano i nostri piccoli paesi, che nel libro diventano i protagonisti. Così tra caricature, fantasia e realtà, ci ritroviamo nella piazza di Paraponzi, assieme a questi incompresi paesani, a vivere con loro una quotidianità spietata e al contempo ironica. Sembra quasi che gli eventi si sviluppino come in un sogno, tutti apparentemente scollegati, ma in realtà sapientemente aggrappati ad un unico filo conduttore: il malcostume italico.
Una satira che tocca argomenti politici, familiari, psicologici, in modo semplice e grottesco, senza pretese, ma anche in modo piuttosto stimolante. Ci si ritrova a riflettere su problematiche molto attuali e reali, sull’insensatezza che spesso caratterizza la società, e a chiedersi “perché?”, quasi a voler comprendere questi bizzarri personaggi.

A cura di Carmen Settanta

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