Caltagirone: sequestrate 4 case di appuntamenti, 8 gli arrestati

Si trasmette, in allegato, il comunicato stampa della Procura della Repubblica di Caltagirone del 28 giugno 2022.

In data odierna, personale in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caltagirone – coadiuvato dalla Squadra Mobile di Catania e di Agrigento – ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa di 8 misure cautelari custodiali, di cui 2 in carcere e le altre in regime di arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Caltagirone, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di associazione a delinquere, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
L’attività di indagine denominata “Operazione sex indoor” ha rivelato – mediante operazioni di intercettazioni telefoniche ed ambientali – la presenza nel territorio calatino di una vera e propria organizzazione, stabile, ben rodata, e con specifica ripartizione dei ruoli, in grado di reclutare donne (per lo più straniere) e transessuali da destinare al mercato della prostituzione, garantirne la collocazione in immobili siti in Caltagirone di proprietà dei due capi e promotori dell’organizzazione nonché l’assistenza logistica, il trasporto e la pubblicità dell’attività di meretricio mediante l’inserimento di annunci su siti di incontri: una sorta di servizio completo, a pagamento, idoneo ad assicurare ingenti profitti.
Il materiale probatorio raccolto in sede di indagini preliminari, iniziate nel febbraio 2021, costituito prevalentemente da intercettazioni, si compendia altresì in accertamenti bancari, pedinamenti, appostamenti, immagini/video estrapolati dai sistemi di sorveglianza posti in corrispondenza dei civici ove le vittime reclutate erano indotte a prostituirsi. Ed è proprio grazie a questa attività investigativa che è stato possibile visionare il via vai di clienti da dette abitazioni e gli spostamenti
delle donne reclutate.
Nei confronti di alcuni degli odierni arrestati sono emersi ulteriori indizi di reato concernenti la cessione di sostanze stupefacenti alle stesse meretrici nonché l’abituale commissione di attività di natura illecita quali l’artigianale fabbricazione di armi, riciclaggio di denaro e truffe ai danni di compagnie telefoniche e assicurative.

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