Il Consiglio comunale ha votato all’unanimità (9 favorevoli su 9 presenti) la mozione di indirizzo presentata dal consigliere Michele Morello che chiede a Trenitalia interventi immediati sulla tratta Catania-Caltagirone e, in particolare, sui prolungati tempi di chiusura dei passaggi a livello nel territorio cittadino. La delibera finale è la n. 23 del 5 agosto 2025, dichiarata immediatamente esecutiva.
Fin dall’apertura del dibattito Morello ha illustrato la portata del problema. Da un lato, ha ricordato, sulla linea viaggiano soltanto due treni al giorno in orari che non agevolano pendolari e studenti; dall’altro, i passaggi a livello restano chiusi anche oltre venti minuti, creando file chilometriche nelle arterie urbane e bloccando, talvolta, persino ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco. «Il problema si ripresenterà quando la linea riaprirà dopo i lavori in contrada San Bartolomeo a Caltagirone», ha spiegato, definendo i tempi di attesa «inaccettabili» soprattutto in via Favarella, dove le barriere vengono abbassate quasi per l’intera durata del tragitto tra Caltagirone e Grammichele.
L’intervento ha trovato l’appoggio di altri consiglieri. Salvatore Li Rosi ha parlato di una più ampia “carenza infrastrutturale” che penalizza lo sviluppo del territorio, aggiungendo che «il treno potrebbe alleggerire traffico e inquinamento, ma con questi orari resta vuoto». Il consigliere Cannizzo ha portato l’esempio di molti studenti costretti a iniziare le lezioni in ritardo perché bloccati dalle sbarre chiuse, mentre Rosa Maria Distefano ha collegato l’eccessiva durata delle chiusure a ragioni di sicurezza, senza tuttavia negare il disagio soprattutto per i mezzi di soccorso.
L’Amministrazione, rappresentata in aula dal vicesindaco Pietro Palermo, ha espresso parere favorevole. Palermo ha però voluto ampliare il raggio d’azione della mozione, proponendo un confronto con Rete Ferroviaria Italiana per realizzare un sottopasso tra viale XX Settembre e contrada Favarella. «È assurdo che nel 2025 un’ambulanza debba attendere mezz’ora», ha osservato, aggiungendo che l’opera, simile a quella in costruzione a San Bartolomeo, richiederebbe un investimento “non esagerato” ma garantirebbe una via di fuga alternativa nei momenti critici.
Alla luce di un confronto definito “costruttivo” dallo stesso presidente del Consiglio, Renzo Giandinoto, la mozione è stata messa in votazione. I nove consiglieri presenti hanno espresso tutti parere favorevole. Il mandato che ne scaturisce affida ora alla Giunta un compito articolato: formalizzare una diffida a Trenitalia per ridurre le attese ai passaggi a livello; segnalare la situazione al prefetto di Catania; chiedere una revisione degli attuali orari, ritenuti inadatti alle esigenze di pendolari e studenti; e, infine, avviare con RFI un tavolo tecnico per valutare la fattibilità del sottopasso in contrada Favarella.
La delibera n. 23 è stata pubblicata all’Albo pretorio il 7 agosto ed diverrà esecutiva dieci giorni dopo. Il Consiglio ha chiesto di ricevere aggiornamenti periodici, convinto che la sicurezza ferroviaria debba conciliarsi con una viabilità cittadina più fluida e con un servizio ferroviario finalmente utile per il territorio.