CCR di Grammichele, emergenza rifiuti: stop al conferimento di plastica, vetro e ingombranti

Il Centro Comunale di Raccolta (CCR) di Grammichele si trova in una fase di forte criticità a causa del divieto temporaneo imposto ai cittadini di conferire alcuni tipi di rifiuti differenziati. Attualmente, infatti, è possibile depositare soltanto cartone e metallo, mentre gli altri materiali – come plastica, vetro, RAEE e ingombranti – non possono essere smaltiti perché i cassoni destinati al loro stoccaggio risultano strapieni.

A comunicarlo ufficialmente è stato il sindaco della città, che con una nota ha spiegato come il problema sia legato a disservizi da parte delle ditte incaricate del ritiro:

“Il ritiro al CCR da parte delle ditte di alcuni materiali ultimamente non è stato regolare. In questo momento può essere conferito solo cartone e metallo mentre per gli altri materiali i cassoni sono strapieni. Abbiamo sollecitato le ditte all’osservanza degli obblighi contrattuali. Speriamo di non dover ricorrere ad azioni giudiziarie che non risolverebbero in tempi brevi il disagio causato a tanti cittadini che non hanno potuto conferire presso il nostro centro.”

Una situazione che sta generando malcontento tra la popolazione, costretta a trattenere in a non poter conferire alcuni tipi di rifiuti presso il centro di raccolta o, in alcuni casi, a rischiare di incorrere in comportamenti scorretti come l’abbandono lungo le strade.

A denunciare la gravità del momento è intervenuto anche il gruppo politico locale del Movimento 5 Stelle, che attraverso un post sui social ha espresso forte preoccupazione:

 “𝐋𝐀 𝐒𝐈𝐓𝐔𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐄’ 𝐆𝐑𝐀𝐕𝐄, 𝐌𝐀 𝐍𝐎𝐍 𝐄’ 𝐒𝐄𝐑𝐈𝐀… La situazione è davvero critica. L’Amministrazione tace, al netto di qualche inutile estemporanea chiusura per ‘motivi tecnici’ e di raffazzonate comunicazioni via web. Si ha l’impressione di un disastroso ritorno al passato. Correva l’anno 2016, nel mese di giugno il CCR si presentava come nella prima foto prima di essere adeguatamente ripulito dall’Amministrazione Purpora. Oggi si rischia, continuando così, che torni a essere completamente fuori controllo e con il pericolo di ‘incentivare’ il balordo di turno ad abbandonare illegalmente i rifiuti per strada.”

Il paragone con il passato e il timore di un ritorno alle emergenze vissute quasi dieci anni fa rappresentano un campanello d’allarme. La mancanza di chiarezza sulla tempistica di risoluzione contribuisce a generare sfiducia. La problematica si innesta in un contesto già fragile, dove la raccolta differenziata è spesso messa a dura prova da episodi di inciviltà e da ritardi nella filiera di smaltimento. In questo quadro, il ruolo delle ditte incaricate diventa cruciale, ma la loro mancata puntualità nel ritiro compromette l’intero sistema.

Il sindaco ha annunciato di aver sollecitato le aziende, lasciando aperta l’ipotesi (seppur poco auspicabile) di adire alle vie legali. Tuttavia, come lo stesso primo cittadino ha sottolineato, eventuali contenziosi rischierebbero di prolungare i tempi, lasciando i cittadini ancora a lungo senza un servizio essenziale.

In attesa che la situazione trovi uno sbocco concreto, resta alta la tensione sociale e politica. Da un lato, i cittadini chiedono soluzioni rapide ed efficaci; dall’altro, le opposizioni incalzano l’amministrazione, segnalando il rischio che il degrado del CCR si trasformi in un problema diffuso di decoro urbano e ordine pubblico.

Se non verranno adottati interventi tempestivi, Grammichele rischia di ritrovarsi nuovamente al centro di una vera e propria emergenza rifiuti, con conseguenze negative non solo per l’ambiente ma anche per l’immagine stessa della comunità.

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