Caltagirone: Accoltellato per un caffè rifiutato, arrestato 47enne

Com’è noto la mattina dello scorso 4 luglio il risveglio dei caltagironesi è stato turbato dalla
notizia dell’accoltellamento di un 39enne del posto, avvenuto intorno alle 05.15 in via San
Pietro.

Le indagini immediatamente attivatesi ad opera dei Carabinieri del Nucleo Operativo
della Compagnia di Caltagirone e della locale Stazione, grazie anche alle dichiarazioni
della vittima prima che questa fosse posta in coma farmacologico dai sanitari dell’ospedale
“Gravina e Santo Pietro”, avevano indirizzato l’attenzione degli inquirenti nei confronti del
47enne caltagironese Mario NICOLOSI, con precedenti per omicidio.
Nell’immediatezza la vittima aveva dichiarato ai militari d’essere stato accoltellato da un
uomo, da egli già conosciuto per essere residente nei pressi dell’abitazione della propria
ex fidanzata.
Quest’ultimo, ha raccontato, proprio qualche mese prima avrebbe tentato di penetrare
all’interno dell’abitazione della donna, aggiungendo anche che, in occasione del proprio
ferimento, il NICOLOSI lo aveva dapprima invitato a prendere un caffè insieme salvo, al
suo diniego, colpirlo improvvisamente con due fendenti all’addome.
La verifica delle dichiarazioni della vittima ha fornito riscontro alla sua ricostruzione dei fatti
in quanto, oltre all’avvenuto riconoscimento visivo dell’aggressore mediante l’utilizzo di un
telefonino con il quale ha potuto riconoscerlo in foto, i militari, ancora seguendo le sue
indicazioni, sono riusciti a trovare il coltello da cucina della lunghezza di 24 centimetri,
ancora intriso di sangue, utilizzato da quest’ultimo e poi nascosto all’interno di un tombino
a poca distanza del luogo del fatto.
L’attività investigativa così inizialmente svolta aveva raccolto validi elementi indiziari a
carico del NICOLOSI che, compendiati dai Carabinieri alla Procura di Caltagirone,
avevano già consentito l’emissione di un decreto di fermo ora convalidato dal G.I.P. del
locale Tribunale che, in merito, ha altresì emesso un’ordinanza che ne dispone la custodia
in carcere per i reati di tentato omicidio e porto di armi od oggetti atti ad offendere. (g/t)

Fonte: Comunicato LEGIONE CARABINIERI SICILIA COMANDO PROVINCIALE DI CATANIA del 11/07/2021

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