5 ore in treno per andare da Catania a Caltagirone: la brutta avventura dei passeggeri del treno 21903

Se per le Ferrovie dello Stato, la tratta Catania – Caltagirone è considerata “tratta svantaggiata” con agevolazioni economiche sul prezzo del biglietto del treno, un motivo ci sarà!

È quello che avranno pensato i passeggeri del regionale 21903, partito dalla stazione centrale di Catania alle ore 14.08 di martedì 11 ottobre 2022 e arrivati presso la stazione di Caltagirone dopo un’Odissea di 4 ore e 40 minuti (orario arrivo 18.45), necessari per coprire la distanza di circa 80 chilometri.

A pochi giorni dalla soppressione dell’unico Freccia Bianca in servizio in Sicilia dal 2021, nella tratta Catania – Messina – Palermo per i tempi lunghi di percorrenza e per il costo del biglietto eccessivo, bisogna ancora assistere a scene di ordinaria follia di percorrenza ferroviaria.

La disavventura che hanno vissuto i quasi 10 passeggeri del treno regionale Catania – Caltagirone, ha visto i primi segnali, in prossimità della stazione ferroviaria di Scordia intorno le ore 14.40, dove il segnale rosso del semaforo ferroviario ha negato l’accesso del treno in stazione, obbligando lo stesso ad arrestare la sua corsa per circa un’ora nelle aperte campagne del territorio di Scordia.

Solo l’intervento di una squadra di tecnici intervenuti da Catania ha permesso l’arrivo del treno presso la stazione di Scordia intorno le ore 15.50; la vicenda non trova conclusione positiva in quanto i passeggeri vengono avvisati dal capo treno che la vettura non sarebbe ripartita dalla stazione di Scordia in direzione Caltagirone per un non ben precisato motivo tecnico e che da lì a breve si sarebbe messa in moto la macchina organizzativa per il reperimento e l’arrivo di autobus sostitutivi per far giungere il viaggio della speranza alla sua conclusione. Gli autobus sostitutivi sono arrivati presso la stazione di Scordia dopo un’ulteriore attesa di circa 2 ore (ore 17,30).

Ripartiti con i mezzi sostitutivi, ripercorrendo le stazioni di Militello, Vizzini scalo, Grammichele, il viaggio dei poveri malcapitati si è concluso a Caltagirone intorno le ore 18.45. Ripetiamo, ben 4 ore e 40 minuti dalla partenza da Catania.
Tra le consolazioni per i passeggeri vi è la possibilità di richiedere il rimborso del biglietto pari al 25% del prezzo in caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti, e del 50% del prezzo del biglietto in caso di ritardo pari o superiore a 120 minuti solamente presso la stazione di Catania dietro presentazione di un modulo cartaceo; peccato che tale rimborso sempre secondo il sito TRENITALIA non viene riconosciuto per alcuni biglietti e servizi accessori nonché per i biglietti gratuiti e per importi inferiori a 4 euro a viaggiatore (il costo del biglietto della tratta Caltagirone – Catania era fissato a 3,80 euro). Una beffa di pochi centesimi.

Chissà cosa avranno pensato, quella coppia di passeggeri originari di Grammichele, che rientrando da Bologna dopo diversi anni verso la città esagonale, hanno dovuto vivere questa spiacevole disavventura.

Quasi 5 ore di treno per 80 chilometri. Un’Odissea interminabile, a maggior ragione in tempi in cui con meno tempo si raggiungono in aereo le capitali europee più importanti, e in auto si può attraversare metà Italia…

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