Quam: Salafia a Scicli tra i ventotto in mostra per “Realismo Informale”

Alle Quam la realtà mediata, ventotto artisti per “Realismo Informale”
SI INDAGA L’INFLUENZA DEL MEDIUM, DAL REALE AL CONCETTUALE

Sabato 27 giugno l’opening di “Realismo Informale”, alle 20.30 alle Quam di Scicli. Il curatore di Antonio Sarnari ha invitato ventotto artisti (Ilde Barone, Sandro Bracchitta, Maria Buemi, Calusca, Alessandro Finocchiaro, Simone Geraci, Federica Gisana, Corrado Iozzia, Giovanni Lissandrello, Andrea Mangione, Marco Mangione, Saro Nuzzarello, Irina Ojovan, Ettore Pinelli, Catalin Pislaru, Cetty Previtera, Luigi Rabbito, Antonio Recca, Francesco Rinzivillo, Cristhian Rossi, Fabio Salafia, Franco Sarnari, Federico Severino, Nuccio Squillaci, Paolo Strano, Valerio Valino, Giovanni Viola, Piero Zuccaro) per discutere della storia dell’informale, del nuovo realismo e delle nuove fonti d’ispirazione degli artisti. “È stato un incontro particolarmente stimolante,” (dichiara Antonio Sarnari) “che ha messo in evidenza la grande influenza dei media, nella maturazione della percezione della realtà, che viene così distorta a monte”. Quam ci ha abituato a mostre di ricerca, e questa sembra essere un’altra tappa importante, del percorso di questa importante galleria. Il “realismo” è un’espressione usata per indicare una indiretta traduzione del reale, e l’informale è una parola che nasce nella metà del Novecento, da un gruppo di artisti che evadono le strutture della figurazione, le forme e le regole dell’astrazione, e propendono per una percezione più emotiva che rappresentativa.
È un momento fondamentale per la pittura, che apre alla espressione pura, maturata da qualunque fonte e sviluppata in qualunque soggetto finale, mantenendo però la tensione emotiva e pittorica come condizione necessaria fondamentale. “L’informale o il realismo sono definizioni, di quelle che tanti di noi proverebbero ad evitare;” (scrive A. Sarnari nel testo del catalogo) “sono “forme” restrittive in cui nulla, tantomeno l’arte, si può costringere. Per me si tratta del titolo di un discorso, del modo di intendersi per cominciare una riflessione, ancora di un modo per ricevere appunti e annotazioni sul tema, da parte di artisti e visitatori”.
L’opening di “Realismo Informale” è per sabato 27 giugno alla galleria Quam di Scicli, e la mostra rimarrà aperta fino a domenica 19 luglio, con ingresso gratuito e aperta da martedì a sabato e anche nel pomeriggio dei festivi, info allo 0932 931154.

Fabio Salafia in Studio  -  Ph:Franco Noto

Fabio Salafia in Studio – Ph:Franco Noto

Fabio Salafia,  nasce il 30 Novembre 1979 a Grammichele, in provincia di Catania. Dopo aver conseguito il diploma di maturità all’Istituto Regionale d’Arte “Raffaele Libertini” di Grammichele, si iscrive all’Accademia delle Belle Arti di Catania nella sezione Pittura concludendo nel 2004 con il massimo dei voti. Nel 2007 consegue l’abilitazione in Discipline Pittoriche. Dai primi anni di formazione accademica inizia a dipingere quotidianamente, facendo un’attenta analisi dei paesaggi che lo circondano rimanendone affascinato, paesaggi che egli filtra tramite il ricordo e la memoria, che in momenti successivi rappresenta con diverse tecniche: incisioni, pastelli, oli. Una ricerca pittorica parallela è quella fatta dopo alcuni studi compiuti su Leonardo da Vinci, Charles Le Brun e Cartesio che lo hanno portato ad indagare sullo sguardo, sulle infinite espressioni del volto, sulle emozioni e le passioni che agitano e scuotono l’animo umano quando ci si trova davanti ad una percezione visiva e non. L’artista afferma che, sia quando dipinge un volto o un paesaggio, non trova “nessuna differenza”. In entrambi cerca l’anima.

Fabio Salafia. Moti della Natura. Olio su tela cm 60x70

Fabio Salafia. Moti della Natura. Olio su tela cm 60×70

Nel 2002 iniziano le prime mostre collettive che lo portano a confrontarsi con altri artisti, fu il periodo in cui scaturì la presa di coscienza nei confronti dell’Arte e della pittura. Negli anni ha esposto  mostre personali nelle città di Comiso, Grammichele, Roma, ( Equazioni Visive)  Marsala, Roma, Agrigento (La Natura Instabile) Palazzo del Governo Enna ( Movimenti della Natura) Enna (Nei Luoghi dell’intimo) Taormina ( Secondo Natura). Inoltre è invitato ad esporre in più di 100 mostre collettive in diverse città Italiane ottenendo importanti premi e riconoscimenti. Ultimamente è stato invitato da Vittorio Sgarbi alla mostra itinerante “Artisti di Sicilia” nelle città di Favignana, Palermo, Catania, Bruxelles e New Nork.
Hanno scritto di lui: Paolo Nifosì, Piero Guccione, Francesco Brancato, Armando Ginesi,Valentina Falcioni, Riccardo Passoni,Tiziana Rasà, Paolo Giansiracusa, Marco di Capua, Sebastiano Gesù.

Fabio Salafia. (Spiaggia) Ciò che rimane. Olio su tela cm 91x81

Fabio Salafia. (Spiaggia) Ciò che rimane. Olio su tela cm 91×81

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