Occhiolà: ripristino della lastra commemorativa dell’11 gennaio 1693

foto di Francesco Belvedere

Si è tenuto domenica 16 maggio presso il parco archeologico di Occhiolà l’incontro, organizzato dalla sede locale di SiciliAntica, per il ripristino della lastra commemorativa dell’11 gennaio 1693, posta in occasione del trecentesimo anniversario dell’evento.

L’ospite, nonché autore dell’evocativa poesia incisa su lastra, il professore Raffaele Manduca, è stato accolto con entusiasmo dall’amministrazione comunale, dalle forze dell’ordine, dal presidente locale di SiciliAntica, dall’onorevole Francesco Cappello e da diversi concittadini curiosi di assistere e partecipare, sempre nel rispetto delle norme anti contagio.

Dopo la benedizione di Don Salvo Luca, è intervenuta Loredana Fragapane, presidente locale di SiciliAntica, che ha ricordato la valenza storica e celebrativa di cui si fa portatrice la poesia, che recita:

QUI
DOVE PIETOSI
IL TEMPO E LA MEMORIA
SERBANO
FRA MASSI DIRUPATI
ED ERBA
ANTICHI RESTI DI MORTE E DI DOLORE
TENERO TORNA IL RICORDO
DEI FIGLI E DELLE FIGLIE
DI ANIME ORMAI MUTE DI PAROLE
A CONTEMPLARE
SOMMESSO COL PENSIERO
IL TRAGICO DESTINO DI CHI VIVE
CHE DURA COME L’ATTIMO E SVANISCE
MA SEMPRE
PASSIONE DI GINESTRA
DAL PIANTO IMPAVIDO RISORGE

foto di Francesco Belvedere

La cosa di cui sono più grato è che la mia parola, il mio pensiero, sia qui assieme al silenzio delle mie madri e dei miei padri, per far passare dal cuore questa tragedia, ma anche per ricordare la capacità avuta di andare avanti, di rinascere dalle proprie ceneri e risorgere” queste le suggestive parole che il professore Manduca ha rivolto ai presenti ad Occhiolà come monito di un passato lontano, ma certamente prezioso e da preservare.

Infine l’intervento e i congedi del Sindaco Giuseppe Purpora hanno chiuso la cerimonia: “Un luogo estremamente importante per noi grammichelesi perché rappresenta la resilienza e la voglia di ricostruire dopo un evento così tragico quale fu il terremoto del Val di Noto. Onorare questi luoghi con la cura, l’attenzione ed il rispetto significa onorare le nostre radici, la nostra storia“.
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